giovedì 22 maggio 2008

BOL e IBS. E-Commerce da rifare.

Si dice che una immagine valga di più di innumerevoli parole.
Ve ne propongo tre.

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Notate differenze?

Dopo la scelta di un libro e la sua aggiunta al carrello abbiamo da una parte Amazon con i suoi consigli per ulteriori acquisti basati su ciò che potrebbe interessare, visto il bene messo in carrello.
Dall'altra parte IBS e BOL con...il carrello e basta.

Ora, E-Commerce sta per commercio elettronico il che vuol dire che vi é sempre la magica parolina 'commercio'.
Chiunque vada in una libreria, girovaga, leggiucchia, sceglie qualche testo, ne ripone qualcuno ed infine decide quale o quali acquistare e si dirige alla cassa.

Per BOL e IBS, invece, il commercio non é così.
Secondo il loro modello comportamentale, il cliente gira per la libreria digitale, sceglie un primo testo e subito si trova catapultato, come per magia, in cassa!
Tutto ottimo. Tutto studiato sul comportamento reale del cliente tipo che, secondo BOL e IBS sa già cosa vuole, sceglie in prima battuta e passa direttamente in cassa.

Ma anche se così fosse, rimane sempre la cara e vecchia 'vendita aggiuntiva' che o il libraio o la libreria stessa, come architettura, tenta fino all'ultimo. Basti pensare ai libri che sono sul tragitto che porta dallo scaffale, dove il libro é stato preso, alla cassa e che contengono possibili acquisti ulteriori e ai gadgets messi, in bella mostra, dinanzi alla cassa per tentare all'ultimo acquisto.

BOL e IBS non tentano neanche questo.
O sono troppo onesti e rispettosi del Cliente oppure chi ha progettato la UI non ha mai acquistato un libro in vita sua.

La seconda che hai detto.