lunedì 5 ottobre 2009

Commentaries on "The Law of Simplicity n°2"

What follows is the first of a series of commentaries on Maeda's "Laws Of Simplicities".

I hope to make some Maeda's misunderstandings about "organization", "simplicity", "meaning" and "context" clear raising some questions, suggesting different research paths and, when and if the case, agreeing with him.

I ask clemency for my bad english in advance.

2 - Organization makes a system of many appear fewer


Yep. It is true, in a meaning. False in another.
Organized systems are inclined to behave as a whole, where all the inner differences are annihilated for the profit of a constant (the organization rules). Look at totalitarisms and dictatorships for an example on how true it is this. Star Trek's Borgs are media examples of the same principle.

Ants are inclined to behave as a whole. Every ant has a precise role in the march. They do very specific tasks, and only these. Everyday. For the whole life.

Tick's life is simple. Wait for the host. Jump upon it. Store eggs in it. Die. Organized and simple, of course¹.

But, there is a "but", the more intermediate levels (links between the parts of the system) the system has, the more structured is, the more noise it produces and so it becomes less and less effective and more bureaucratic. In this sense, organized systems are noisy systems. Byzantine system. 2nd Thermodynamic theorem still applies.

Cybernetics teaches us that a message just emitted is already attacked by noises. The more distance it travels the more noise it attracts. I say to you "hi there". You say to a 3d "hi". The 3d says to a 4th "buh!". The message is noise now. Humans are not abstract machines (ok, i concede some *cough couch* societies do hope and work to makes them so) so they do not pass on the message as it arrived. Every intermediate level stops the message, makes something with it, tends to stabilize itself as an hub and only then (if) release it on bail.


As everyone can see in everyday life, every strictly organized enterprise lacks speed, adaptability, innovation and becomes a bureaucratic pyramid making money only by means of managed assets, acquisitions or monopoly position.
By contrast, small, disorganized but active startups innovate.
Take 3 people, each one with its strengths but willing to help each other to reach the goal and you'll have a more vital enterprise than organized system with its accounting, project manager, art director, UX Designer, IxD, web marketing guru and so on.

sabato 12 settembre 2009

CVS su Mac. Un esercizio di pazienza.

La questione CVS su piattaforma Mac è quantomeno problematica, sempre che facciate parte di coloro che desiderano un livello medio di personalizzazione e di scelta e occupiate il tempo a lavorare ( o divertirvi) invece di far funzionare gli strumenti che dovrebbero farvi lavorare (o divertirvi). Coloro che si divertono a smanettare per il gusto di smanettare non sono tra questi per cui è inutile che continuino la lettura di quanto segue.

Hi! I’m a Mac!
E devo installare un client CVS sul mio OS X 10.5 aka Leopard.
Dopo estenuante ricerca sono giunto ad un bivio consistente di due opzioni:
Supponiamo che un Mac Guy debba installare il client cvs su OS X.
Avrebbe due opzioni:


  1. Installare i Developers Tools

  2. Usare un client self contained



La prima opzione costringe alla installazione di un pacco dono di 1GB (versione personalizzata della installazione. Altrimenti sono 3GB e passa) con un mare di (in)utilities per testare la applicazione in Cocoa che non scriverete mai. Assieme al pacco dono di cui sopra, verranno installati anche il server ed il client cvs, certo.
Questa opzione, è palese, obbliga l’utente ad installare software, compilatori e strumentini vari di cui non avrà mai necessità.
Si obietta da più parti che ‘tanto con quello che costa un HD al giorno d’oggi…’ ma non è questo il problema. Non è infatti il costo il maggior deterrente a questa opzione. Non è la mera occupazione di spazio su disco che potrebbe essere usato chessò per la vostra libreria iTunes, I vostri progetti personali, le vostre foto, le immagini a 300dpi e quelle a 72dpi per lavorare, MySQL e I database con tanti bei files php in fila come piccoli indiani, il software che usate ogni santo giorno per lavorare, comunicare, divertirvi insomma tutte queste cosucce inutili. No, non è questo.
Costringere l’utente ad installare un mare di inutilità per 3mb (tanto ‘pesa’ cvs) che gli occorrono è non dare scelta. Non avere scelta. O il pacco dono, o il nulla. Questo è qui che fa problema.
Se optate per la via maestra come Apple ve la indica, allora installate il pacco dono e morta là. Avrete il vostro client cvs.

Potreste optare, si fa per dire, anche per darwinport, macports oppure fink ma, guarda caso, tutte e tre le opzioni richiedono I Dev Tools installati quindi tanto vale ignorarli ed installare cvs direttamente con I Dev Tools.

A questo punto della nostra storia dobbiamo introdurre altri due personaggi:
La Differenza e La Unione.
Dovrete settare il vostro client per discorrere amichevolmente con il server cvs, fare una working copy sul vostro HD (si, sempre quello pieno di 3GB di roba inutile per voi). Come farlo senza aprire il santo terminale?
Cercate su macupdate quello che fa per voi.
Trovate su macupdate 5 software di cui:


  1. 3 PPC

  2. 1 Universal

  3. 1 versione freeware/pro a pagamento



Scartiamo, essendo come siamo avvezzi alla potenza di rosetta che più che stele è supplizio, I software ppc e ci dirottiamo sugli unici 2 (due) universal.
Il primo, richiede cvs già installato e vi permette le più comuni operazioni. Almeno sembra ad una prima occhiata.
Ad un uso più articolato, diciamo di 5 minuti, troviamo che non è possibile usare un diff-merge software di nostra scelta, quello che già di norma usiamo. O usiamo filemerge (contenuto nel pacco dono di cui sopra) oppure il vecchio e santo diff. Bene. E se volessi usare TextWrangler o qualsiasi altro? L’help tace e noi con lui.

Spendiamo due parole sul tanto decantato filemerge. Due parole di nome e di fatto. Non serve. Chiunque abbia usato winmerge (freeware) si ritroverà con volto basito di fronte a questa finestra dalla quale non si può fare direttamente alcuna operazione sui file in comparazione, i quali comandi sono messi in un comodissimo menu a tendina perché, ci hanno comunicato, gli icon designer di apple erano al momento in vacanza e non hanno avuto il tempo di preparare alcunché da pigiare ed i programmatori, per protesta contro le vacanze, a loro dire, inique di questi ultimi, hanno scioperato proprio nel momento in cui dovevano implementare il menu contestuale.

Insomma, non tiriamo neppure in ballo nomi illustri come Araxis e quant’altro in compagnia di filemerge. Lasciamo laddove si trova (nella cartella Dev/Application) e non ci pensiamo più.
Il secondo, di cui parleremo meglio dopo, va già molto meglio (dopo filemerge il mondo pare sorriderci e gli augelli far festa).
Che non vi venga in mente però di usare spaces con smartcvs. Che non vi venga in mente di usare la keyboard per switchare applicazioni. Un bug nel software lo rende inutilizzabile ogni volta che lo richiamate dal command+tab a partire da uno space diverso da quello ove lui si trovi.
Quindi, in summa, o non usate spaces oppure vi preparate a spostarvi di volta in volta da uno spazio all’alto alla ricerca del nostro (NonTanto)SmartCVS.
Dimenticavamo di aggiungere che la versione pro costa $80 (bug incluso, of course. E’ terminato il tempo nel quale acquistando un software avevi diritto all’uso normale di quest’ultimo).

Seconda opzione: usare un self contained client
Quali sono I candidati?


  1. Eclipse (e parentela)

  2. Il già visto (NonTanto)SmartCVS.




Entrambi in java per cui non attendetevi UI spettacolari, effetti speciali, riflessioni, eyecandy, yadayada (questo non è per forza di cose un male) e prestazioni al fulmicotone (questo è male).

Eclipse: download base con cvs client, diff e merge integrato. Nulla di più. 134MB e vi togliete il pensiero.
Affrontate le bizze del workspace (idiosincrasia di eclipse), fate il setup del repo, procedete al check out, attendete nel mentre che i vari dialoghi di eclipse si susseguono informandovi che sta presentandosi al server cvs e facendo I convenevoli del caso e, infine, molto in fine, avrete la vostra working copy.
A questo punto mica vorreste lavorare al vostro progetto con eclipse? Naaaaaa!
Fate partire il vostro fido TextMate ed iniziate a lavorare.
Dopo modifiche intensive vorreste procedere al commit. Ignari dello splendido isolamento nel quale eclipse vive e vegeta pensando che tutto ciò che non accade nel suo workspace semplicemente non è mai esistito e mai esisterà, vi accingete alla operazione tranne poi notare che eclipse non ha rilevato alcuna modifica effettuata nei files del progetto dato che sono state effettuate non con il suo editor.
Niente paura. Dovrete solo svegliare eclipse con un bel command+r perché si accorga di quanto è accaduto. Dopodiché, switchate modulo e procedete al commit. Andate a questo punto a prepararvi un bel caffè perché di tempo eclipse, tra connessione, recupero dell’indice dal repo e quant’altro, ce ne mette per questa operazione.

Hi! I’m a PC.
Equivalente di tutto ciò in Windows?
Installare TortoiseCVS (Freeware) 15MB
Installate Winmerge (Freeware) 2.90MB
Indicate a Tortoisecvs, con segno di spunta nelle preferenze, che volete usare winmerge per le operazioni di diff/merge.
Lavorate.

Windows, in questi contesti, è lontano. Altrove. Quasi nelle sfere celesti.

martedì 15 luglio 2008

SEO e Flash? Un amore impossibile (checché Mamma Adobe e Papà Google vogliano farvi credere)

Qualcun altro é concorde con quanto da me affermato qui e qui circa la tanto strombazzata indicizzazione dei contenuti Flash.

Testing Crawlability with Hope
That's what you're doing with Flash content for SEO - hoping. Google's Flash-crawling technology is proprietary, and while we all know and can test what search engines see from a content and link perspective in HTML, there's no "test my site's Flash file crawlability" feature that I'm aware of, leaving us very much in the dark about exactly how the engine's going to parse your material.

mercoledì 2 luglio 2008

Adobe Flash accessibile ai motori di ricerca. Oltre l'hype cosa c'è?

Oltre ai problemi già citati occorre opporre qualche altra barriera di madrigali alla fanfara da parata messa in moto da Adobe sulla accessibilità del Flash content ai motori di ricerca.

Prima di tutto, il crawler del motore di ricerca non indicizzerà gli swf. incorporati via JavaScript (sapete quello stratagemma per evitare il 'clicca per attivare' di IE? Bene. Lui).

In seconda istanza, e maggiormente importante, il crawler non indicizzerà swf dinamicamente caricati come risorse esterne nè XML.
Ora, chiunque abbia un pò di esperienza in Sviluppo Flash sa benissimo che, per non impazzire con quel casino della timeline di Flash e per ottimizzare al massimo i tempi di caricamento (e per una marea di altre esigenze), é regola procedere per caricamento dinamico delle sezioni del website. A quanto io ne sappia la maggioranza dei Flash sites adotta giustamente questi approccio. Quanto più il sito é complesso tanto più si rende necessaria questa modalità. Spesso si carica in prima istanza solamente il framework generale (la UI standard) per poi, dietro input utente, caricare il resto.
Bene, allo stato dei fatti solamente questa prima parte verrà indicizzata dal crawler. Id est, un bel nulla. La presunta Home Page e poi il vuoto.
In altre parole nessuna moderna RIA verrebbe indicizzata, checché ne dica Adobe, a meno di non caricare l'impossibile in prima istanza.
Forse Adobe sta pensando come modello di RIA ai fulgidi esempi di Flash RIA di cui si é resa portabandiera con Acrobat.com che ci mette 5 minuti buoni (su di una fibra ottica) per caricare la UI?
Per quale tipologia di Flash site va bene questa presunta indicizzazione? Per i Flash sitarelli self contained. Detto altrimenti, coloro che meno avrebbero bisogno di essere indicizzati.

E se poi adottate un loader con caricamento dinamico via Actionscript di risorse esterne? Oh beh! quanto siete difficili!

Quanto rumore per nulla!

Adobe Flash accessibile ai motori di ricerca! Sicuri?

Il contenuto di Flash sites finalmente disponibile agli spiders dei motori di ricerca. Così dicono.
Rullo di tamburi. Strombazzamenti vari. Urla di giubilo. E nessuno che si sia peritato di leggere tra le righe del marketingese del comunicato di Adobe.

Adobe is providing optimized Adobe Flash Player technology to Google and Yahoo! to enhance search engine indexing of the Flash file format (SWF) and uncover information that is currently undiscoverable by search engines.


Fuori del giro dei fatti in 80 parole del PR Adobe, quello che abbiamo é:

  • Nessuna specifica aperta a tutti gli sviluppatori interessati ma solamente delle indicazioni chiuse per ottimizzare gli spiders.

  • Queste indicazioni sono solo a vantaggio di Google e Yahoo!. Gli altri? Se lo prendono in saccoccia.



Per fare un paragone non ortodosso, é come se le specifiche ottimizzate dell'HTML 5 fossero date solamente ad un gruppo ristretto di webdevs lasciando gli altri con il fondoschiena nell'acqua ed andare poi sbandierando la notiziona della release di HTML 5 ai quattro venti su tutti i canali possibili per ostentare il 'proprio commitment' e risollevare le sorti di una tecnologia affossata dalle critiche (giustificate).
Gli altri webdevs avrebbero le solite specifiche mentre alcuni, privilegiati, avrebbero un vantaggio competitivo su questi ultimi.
Tutti sono uguali ma alcuni sono più uguali di altri.

Il tutto condito con tanto di giustificazione di quanto finora accaduto mettendo artificialmente nello stesso calderone tutti gli altri in modo da distinguersi in positivo con l'annuncio. Prima affermo stronzate tirando nella mia propria situazione tutte le altre tecnologie e poi mostro che io, a differenza delle altre tecnologie, sto facendo qualcosa per combattere la situazione di cui sopra.

RIAs and dynamic Web content have been generally difficult to fully expose to search engines because of their changing states — a problem also inherent in other RIA technologies


Bullshit.
E' falsa la prima posizione (le altre tecnologie non hanno tutti i problemi di Adobe Flash) ed é quindi falsa la conseguente (Adobe non sta facendo nient'altro che cercare di recuperare terreno sulle altre tecnologie).
Lezione di PR: come trasformare uno svantaggio in vantaggio con un semplice giro di parole.

Di sicuro una bella operazione di marketing ed un grande sforzo di PR. I fatti tralasciati sono che la concorrenza va a farsi benedire come anche la possibilità per i Social Networks (il che vuol dire la marea montante in Internet) di usare Adobe Flash in modo consistente e mantenere la possibilità di operare ricerche interne.
Nel campo che più mi preme, inoltre, continua ad essere impossibile usare Adobe Flash su RIA Business (Web Applications Intranet e comunque chiuse) ove occorre poi andare a ricercare un contenuto specifico.

A quando una apertura totale di questo pacchetto regalo, Adobe?

mercoledì 18 giugno 2008

Adobe vs Apple. No Flash per una iPhone UI consistente




Articolata posizione di Kontra sulle problematiche legate al mancato supporto a Flash Lite e Flash su iPhone.

Adobe’s interface strategy on the desktop has been to avoid using native UI controls on the deployed OS in favor of establishing and leveraging its own unique cross-platform UI paradigm that its runtime engine can deliver consistently on multiple platforms.

Unfortunately for Adobe though, Apple is in the process of establishing the first mass-market, multi-touch platform with the iPhone and has already migrated it partially to its notebooks. Clearly, Apple (which acquired FingerWorks and its patent portfolio in 2005) has greater ambitions in establishing a broader multi-touch gesture paradigm, likely to cover other devices as well

domenica 15 giugno 2008

Accessibilità nel Car Design



Una tuta speciale, studiata da Nissan, che aiuta a simulare (e registrare) il comportamento degli utenti della terza età nell'intento di migliorare la accessibilità dei nuovi modelli di auto in progettazione dalla casa giapponese.
E' chiaro l'intento di raccogliere frutti commerciali anche da questa fascia di utenti ma i dati raccolti saranno di aiuto nella ottimizzazione del Car Design nella sua globalità, andando ad impattare anche le altre fasce di età (e, dunque, di clienti potenziali).