giovedì 3 aprile 2008

Adobe installers. Are You User Experienced?

Splendido articolo di Jens Alfke sulla User Experience partendo da un troppo spesso ignorato step: la installazione.
Un viaggio allucinante, e allucinato, nella routine di installazione Adobe.
Questa volta si parla del nuovissimo Adobe Photoshop Elements 6 ma lo stesso può dirsi di tutta la Creative Suite (1,2,3 che sia).
A mia memoria solo Avid e Autodesk sono riusciti a fare peggio nella gara a chi produce la peggiore esperienza utente.

"First things first: After inserting the disc, I had no idea how to start the installation. I can’t remember the last time that’s happened."

Detto da un Developer questo non suona affatto come un complimento. Se poi pensiamo al target di Photoshop Elements, il fotografo 'amatoriale' che coincide in parte con quanto di più lontano dal tipico smanettone si possa immaginare, non possiamo fare a meno di credere che, in qualche parte molto in alto negli uffici Adobe, ci sia qualcuno che manca della più piccola traccia di senso comune e rispetto dell'utente.
Questo è ciò che si ottiene con i monopoli. Non ci resta che sperare nella vecchia e sana concorrenza. Ce ne fosse.

mercoledì 2 aprile 2008

Outspring Email. Il client di cui nessuno sentiva il bisogno.

Un nuovo client email per OS X, sorto dalle ceneri di una vecchia gloria, ha goduto delle luci della ribalta in questi giorni. E, forse, sarebbe stato meglio per lui il contrario.

Premettiamo il costo di questo nuovo 'giocattolo': 99$.
In altre parole, quasi il costo di Contactizer Pro Edition, quasi il doppio di Contactizer Express Edition, quasi il costo della intera Suite Office in versione Home e Student (e quindi con Entourage come PIM), pericolosamente vicino a Merlin.
Certo, alcuni dei software sopra elencati non sono Client Email ma si integrano perfettamente con mail.app permettendo una gestione della posta molto articolata.

Cosa offre Outspring Email che altri non offrano per giustificare simile scelta nel pricing?

Al primo avvio Outspring ci presenta un wizard per importare mail e setup da mail.app. Il setup è ottimo e veloce, anche e sopratutto a livello di presentazione lato GUI e semplicità.

L'applicazione si presenta negli shots curata ma fa un effetto meno piacevole in presa diretta. Molti particolari denotano scarsa attenzione ai dettagli.
Segnaliamo:
Icona dell'applicazione la cui qualità lascia molto a desiderare


Icone delle mailboxes stile OS9 che poco o nulla hanno a che fare con lo stile di Leopard (o Tiger) e danno un tocco cartoonish al tutto con buona pace del prezzo 'pro'.

Icone sulla sort toolbar che sono, se possibile, anche peggiori di quelle delle mailbox (in quanto pur essendo consistenti con queste ultime, a scala ridotta hanno una resa molto inferiore).


Su questo ultimo punto riaffermo la mia profonda antipatia per coloro che devono sempre reinventare la ruota. Se mail.app, Entourage et al seguono la stessa convenzione e usano icone in scala di grigi o testo nero per dare indicazioni all'utente sulla colonna, perchè mai alcuni developers si ostinano a metter su queste chiazze colorate che risultano illegibili a quelle dimensioni?
Sarebbe il caso di darsi una lettura alle Apple HIG.

Outspring Email non offre, al contrario di mail.app, alcuna possibilità di registrare l'allegato direttamente dal viewer pane nè una preview veloce. Dunque nessun 'registra tutti' . Occorre fare right click e selezionare un non meglio identificato 'download image'. Perchè poi occorra scaricare una immagine che è già sull'HD non mi risulta chiaro.



Da segnalare la pessima idea di piazzare di default questo footer su tutti i messaggi inviati.

Come volevasi dimostrare, questo footer non può essere modificato nè cancellato. Credevate il contrario?
Non posso dire se, una volta registrato, Outspring Email si degnerà di darci il controllo su cosa ci va e cosa non ci va nelle mail da noi inviate.

Fastidioso oltremodo è che ad ogni avvio Outspring Email non ricordi lo stato precedente nè per quanto riguarda le cartelle e l'utima mail selezionata nè per quanto riguarda i task aperti nel task pane (mailboxes in non collapsed state, cartelle selezionate e così via)

Non ho avuto finora la gioia di vedere all'opera il famigerato The Brain che è la feature più strombazzata di Outspring Email per cui non spenderò parola al riguardo.



Per quanto mi sia sforzato cercando in lungo ed in largo per le preferenze, non ho scovato alcuna possibilità di settare un check automatico delle caselle di posta ad intervalli scelti dall'utente. Outspring Email sembra fare il check di continuo ad intervalli brevissimi e scelti a priori (dagli sviluppatori che non si curano degli utenti cui pure vorrebbero vendere il loro software), con divertimento del server di posta del vostro provider.

Ottima la configurazione in contesto degli stili di visualizzazione degli header, delle colonne e del task pane.


Quest'ultimo però rivela un default scelto non bene in quanto la apertura dell'HUD è, comunque vada, a partire dalla posizione del pulsante senza tener conto della posizione sullo schermo di quest'ultimo. Abbiamo dunque casi regolari (a meno di non avere la finestra perfettamente centrata sullo schermo oppure schermo ad alta risoluzione) di 'uscita dallo schermo'.
(il lato sinistro della immagine sotto è l'angolo sinistro dello schermo)



Il resto? Più o meno quello che ogni client email free ci offre di già.

A peggiorare la triste situazione si aggiunge anche un web site che è a dir poco sconsiderato in quanto a comunicazione ed in quanto a branding.

Stock Joomla! Theme tanto per cominciare. Per una azienda che vorrebbe vendere un prodotto pro destinato, quindi, all’utente attento ai dettagli con un costo non proprio accessibile, il meno che si possa fare è segnalare il proprio sforzo e la propria presenza come azienda in modo chiaro con un branding preciso e indirizzato agli utenti target. Ed invece…scarica Joomla!, copia incolla testo qualsiasi, metti su qualche immagine ed abbiamo il sito che si occuperà di promuovere e presentare il nostro software. Tutto giusto.

Si continua con una mera paginetta che dovrebbe convincere l’utente interessato ad almeno esser tentato a provare il software in questione. Screenshots esplicativi? Dimenticateveli. Screencasts? Tecnologia futuristica! Guided tour? Troppo sforzo.
Si trova in rete una mole di progetti OOSS con una capacità di comunicazione e coinvolgimento nel prodotto da cui i nostri potrebbero trarre insegnamento.

Viene il dubbio che costoro il software non lo vogliano vendere.


Conclusioni

Se usate mail.app o Entourage, è inutile che diate una occhiata al nostro wannabe. Niente di nuovo sotto il sole per voi. Passate oltre.

Se non siete contenti di mail.app, indirizzatevi altrove
Mailsmith
Powermail
meno costosi, meno luccicosi ma più funzionali.

In altre parole, risparmiatevi i 95$.


ps. Avrei molta curiosità circa la scelta della politica di pricing di questo client. In base a quali astruse categorie mentali avranno deciso questo prezzo dato ciò che offrono in cambio?